Polo Bibliotecario Feltrino
"Panfilo
Castaldi"
Feltre
MICROCOSMI POETICI
mostra personale di Alfonso Lentini
a cura di Giovanni Trimeri
20 dicembre 2013 – 20 febbraio 2014
inaugurazione:
venerdì 20 dicembre ore 18.00
«Sotto le mie mani e nella mia pressa
meccanica periscono libri preziosi e io non posso impedire questo flusso e
corso. Non sono nulla più che un tenero macellaio. I libri mi hanno insegnato
il gusto e la gioia della devastazione, io amo i nubifragi e le squadre di
demolizione».
(Bohumil Hrabal,
“Una solitudine troppo rumorosa")
I microcosmi poetici di Alfonso Lentini
Alfonso
Lentini, con radici artistiche nella lezione di quelle avanguardie, con la
sensibilità di poeta e scrittore che sa mediare tra le varie espressioni
letterarie ed artistiche, mantenendo un fermo rigore nella continua ricerca,
con l'assemblaggio di materiali che già hanno un loro vissuto, objets trouvés poveri, eppure mai banali
o scontati, con la cura cromatica e compositiva e il recupero della scrittura
come frammento visuale significante (quindi lontano da effetti decorativi...),
elabora ed assembla dei microcosmi poetici del tutto originali. In essi emerge in primis
l'equilibrio con cui l'artista organizza la complessità della sua opera, la
convivenza e il significato di più elementi/frammenti, rigenerando questi
ultimi in nuovo contesto tridimensionale. È la riorganizzazione/ripensamento
del vissuto con il suo insegnamento, l'evocazione della poesia e della pittura
assieme, ma è anche la metafora della stratificazione e della fluidità della
nostra vita, la sua continua mutevolezza, il suo frantumarsi e nuovamente cercare
ancoraggi per ricostruirsi. Questo lavoro rappresenta l'aspirazione a nuovi habitat per emozioni che vanno oltre lo
sguardo fuggevole e testimonia la volontà di creare un universo di persistenza
di ideali forti, dell'arte e della vita, entro il quale deve agire e reagire la
sensibilità di chi guarda l'opera. Di fronte alle installazioni, in cui Lentini
spesso fa convergere più opere, ci troviamo ad entrare in un universo poetico
che, da piccolo museo personale, si
sviluppa in un labirinto costituito da echi del linguaggio, delle forme e dei
colori.
Nel lavoro
di Alfonso Lentini è fondamentale l'aspetto progettuale e, in esso, prevale la
potenzialità di ciascuna singola opera di porsi come parte di un progetto
ampio. Da qui l'idea di un microcosmo che viene a comporre un macrocosmo nelle
installazioni complesse ed articolate, di cui si diceva sopra. È una
progettualità dettata da assonanze e coincidenze, una tensione continua
scaturita dalla volontà di porre in armonia
elementi significanti e
intriganti.
Le
opere di Lentini vanno oltre la poesia visiva e il libro d'artista in quanto
assommano le caratteristiche di queste espressioni per approdare a lavori che
possiamo definire oggetti poetici, microcosmi di poesia che nobilitano
materiali poveri, frammenti di alfabeti e di scrittura, di arte e di cultura, lacerti
di memoria. Così Lentini circoscrive l'area del suo lavoro artistico nutrito di
solarità mediterranea nei colori e delle
frasi mozzate dell'entusiasmo, della foga o della fatica di vivere, dei
resti di quanto il flusso e riflusso del nostro vivere quotidiano fanno
arrivare nel suo studio d'artista. Sono opere di un tempo di crisi che si
rinsaldano nella ferrea concezione dell'arte come resistenza, come necessità di
persistenza a testimoniare l'aspirazione dell'uomo alla creatività, alla
ricerca. E ricerca è anche libertà. Infine, credo che nell'armonia
dell'interazione delle espressioni artistiche che caratterizza le opere di
Alfonso Lentini, dobbiamo leggere l'invito all'armonia tra le genti, tra
le culture e in noi stessi».
Giovanni Trimeri
Giovanni Trimeri
Alfonso Lentini, nato in Sicilia nel 1951, vive a Belluno dalla fine degli anni Settanta.
Laureato in filosofia, si
è formato nel clima delle neoavanguardie del Secondo Novecento. Ha insegnato
letteratura italiana e storia. Si occupa di scrittura e di arti visive,
sconfinando talvolta nei territori della poesia.
La sua prima personale
risale al 1976. Nelle sue mostre e installazioni tenute in Italia e all’estero
propone opere basate sulla valorizzazione della parola nella sua dimensione
materiale e gestuale. Insieme ad Aurelio Fort è autore del progetto artistico
internazionale “Resistere per Ri/esistere” culminato il 25 aprile 2013 con
un’installazione urbana per le vie e le piazze di Belluno.
Fra i suoi libri, due sono
stati pubblicati dalle edizioni Stampa Alternativa (“Piccolo inventario degli specchi” e “Un bellunese di Patagonia”). Con il romanzo “Cento madri” (Foschi, 2009) ha vinto il premio letterario “Città di
Forlì”. Il suo volume più recente è “Luminosa
signora, lettera veneziana d’amore e d’eresia” (Pagliai, 2011).
Salita Ramponi, 6 Feltre (BL)
Info: tel 0439 885244 -
biblioteca@comune.feltre.bl.it
La mostra si potrà
visitare sino al 20 febbraio 2014 con i seguenti orari:
LUN 14.00 - 18.00;
MAR 9.00 - 12.00 e 14.00 - 18.00; MER 9.00 - 12.00 e 14.00 - 18.00;
GIO 14.00 - 18.00; VEN 9.00 - 12.00 e 14.00 - 18.00; SAB 9.00 -
12.00.
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